come realizzare un Dry Garden

Come realizzare un Dry Garden – parte 1

Desideravo tanto un Cottage Garden, il destino ha voluto diversamente ed è arrivato un uliveto in cui ho ricavato una porzione dedicata al giardino secco. Ti racconto come realizzare un Dry Garden – parte 1, anzi come ho progettato e realizzato il mio Dry Garden!

come realizzare un Dry Garden me in giardino
                                                          come realizzare un Dry Garden – parte 1

Prima ancora di mettere piede all’interno della casina che avrei acquistato, ho visitato il terreno di pertinenza sviluppato su diverse fasce che comprendono un uliveto,  il frutteto e quello che un tempo era stato un orto, in totale 1200 mq di terreno.(c’è anche una casina per i vasi)

Scartata per ovvie ragioni l’ipotesi di realizzare un Cottage Garden, ho preso confidenza con l’ambiente e ho deciso di realizzare un giardino secco, quello che gli inglesi chiamano Dry Garden, non avrei potuto immaginare nessun altra tipologia di spazio verde.

giardino iniziale
                                                                               giardino iniziale

Ho subito individuato la zona che avrei destinato alla realizzazione del giardino, una fascia di terreno dotata di allaccio idrico, lunga circa 20 mt e larga 4 , che comprende un piccolo casotto per gli attrezzi dove un florido limone trova riparo addossato ad una delle 4 facciate. A dire il vero il limone era alquanto sacrificato, la sua chioma era puntellata qua e là da stampelle di fortuna e la base invasa da ogni tipo di rumenta (si dice anche da te? Termine di derivazione marinaresca sinonimo di spazzatura).

Una delle prime operazioni, la più facile e meno faticosa, è stata pulire a fondo il terreno che presentava tracce di un vissuto decisamente devastante, non so quanti bicchierini di plastica o vasetti di yogurt ho raccolto e buttato via, erano conservati per avviare le semine e giacevano sparpagliati ovunque, e poi barre di ferro di ogni genere che all’occorrenza servivano per sorreggere, puntellare o arginare. E poi viti infilate ovunque, pezzetti di legacci di plastica, un simil compost divenuto cimitero di cozze e ossi di costine.

l'amato limone posto a ridosso del cassetto
                                                                        l’amato limone posto a ridosso del cassetto

 

pulizia del giardino

Quando si pensa a realizzare un giardino in generale si comincia a fare una lista di piante che lo abiteranno, come dico sempre ai miei clienti,  nella progettazione di un giardino, la scelta delle piante è una delle ultime operazioni da compiere, fondamentale è lo studio del territorio per intervenire sulla definizione degli spazi con eventuali lavori di movimento terra, muratura e opere architettoniche.

muretto a secco
                                                                            muretto a secco

Terminata la fase di pulizia, ho fatto un investimento economico per recuperare il muro a secco che oltre a definire lo spazio dedicato al giardino, ampliava in qualche punto la sua superficie e lo preservava dalle visite di cinghiali e caprioli. Sono così fiera e orgogliosa di questo muro che si integra alla perfezione con il territorio. Purtroppo le pietre locali che ho aggiunto alle preesistenti, non sono belle, presentano venature verde/azzurro che non amo, attendevo che la cava facesse brillare nuovi massi per recuperare pietre dalle venature più marroncine.

pavimentazione di ardesia
                                                                                            pavimentazione di ardesia

Oltre al muro a secco, avendo deciso di realizzare una tipologia di giardino che non prevede l’utilizzo del prato, nella zona di forte passaggio ho creato una pavimentazione utilizzando le ciappe di ardesia che ho trovato nella proprietà, conservate dal proprietario e derivate dalla ristrutturazione di un vecchio tetto che ho poi scoperto essere quello della mia ex abitazione nel centro storico. Ho inframezzato alle lastre di ardesia alcuni ciottoli con l’antica tecnica del rissëu tipica delle nostre zone e lasciato i bordi non allineati per permettere alla vegetazione di espandersi all’interno dello spazio pavimentato con una forma più naturale.

 

 

come realizzare un Dry Garden - presentazione piante
                                                                     presentazione piante

Come realizzare un Dry Garden – parte 1

Finalmente, terminati i lavori più impegnativi è iniziata la fase più bella e divertente: la messa a dimora delle piante prescelte! Ho immaginato le aiuole definendo i confini con una corda e le ho “presentate” adagiando i vasi sul terreno facendo varie prove che tenessero conto del loro sviluppo in altezza e larghezza.

Scelta la loro posizione ho scavato facilmente le buche di impianto in quanto avevo effettuato una precedente fresatura del terreno e aggiunto oltre ad altro buon terriccio del compost maturo. Nella buca di impianto, che deve essere molto ampia e profonda per permettere lo sviluppo radicale della pianta, ho aggiunto uno strato di materiale drenante. Inserita la pianta occorre comprimere bene il terreno per evitare che si formino nella struttura sotterranea delle sacche d’aria e al colletto è necessario lasciare tutto intorno, una zona di depressione in grado di raccogliere l’acqua per convogliarla alle radici sottostanti.

Come ultima operazione, ho steso sulla superficie un abbondante strato di pacciamatura derivato dalla risulta delle potature passate al biotrituratore e addizionata da foglie secche. La pacciamatura è fondamentale in ogni giardino, ancora di più nel Dry Garden,  per limitare l’evaporazione dell’acqua, la nascita di malerbe e offrire nutrimento al terreno attarverso la degradazione del materiale vegetale che viene trasformato in prezioso humus. Occorre rinnovare lo strato di pacciamatura ogni 6 mesi circa.

 come realizzare un Dry Garden
                                                                 giardino terminato, o quasi…

Immagino che a questo punto vorrai sapere quali piante ho inserito nel mio giardino secco!

Ho pensato di dividere in due parti l’argomento per essere più specifica e dettagliata, a breve mi riprometto di scrivere Come realizzare un Dry Garden –parte 2, se hai domande scrivimi nel commento al post, ti leggerò volentieri e ti risponderò nel più breve tempo possibile.

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ogni giorno condivido nelle stories idee per decorazioni in stile naturale

Buon Gardening

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 Comments

  1. Ciao Simonetta, ho appena letto il bellissimo racconto su come hai realizzato il tuo delizioso dry garden.
    Premesso che ti seguo su ist da un po’ e ho seguito tutto dall’inizio attraverso le tue stories.
    Sei stata e sei d’ispirazione per alcune cose che ho realizzato anche io nel mio giardino….. Lavori fai da te, tante idee e spunti preziosi e utilissimi
    Grazie davvero.

    Nadia

  2. E’ sempre molto interessante leggerti, prendo tante idee per il mio giardino dalle tue informazioni e te
    Ne sono veramente grata. Ti seguo sempre su Instagram

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