Faux Bois in giardino

Non ricordo quando ho visto per la prima volta manufatti in Faux Bois in giardino, anzi forse li avevo sempre avuti sotto agli occhi e guardati con indifferenza e superficialità, considerandoli quasi al limite del kitsch. Qualcosa deve essere scattato nella mia mente perché ho iniziato piano piano ad apprezzarli riconoscendoli nei giardini delle vecchie dimore e ricercandoli poi nei mercatini con scarsissimo successo. Così mi sono limitata a fotografare vasi e altri arredi quando li ho incontrati nelle visite ai giardini in giro per l’Europa.

Vaso in Faux Bois S. Chiarugi
                                                         Vaso in Faux Bois da giardino

A Chantilly, per Les Journées des Plantes, mi pare fosse la prima edizione dell’evento appena trasferito da Courson, avevo trovato un artigiano specializzato in questa tecnica dal quale ho acquistato un vaso, mi sarei anche regalata qualcosa in più ma viaggiando in treno sarebbe stato decisamente scomodo il trasporto.

Facendo ricerca su internet e grazie ad un commento a questo post, sono risalita all’artista/artigiano “rocailleur” come lui si definisce, autore dell’arredo ritratto nella fotografia scattata a Chantilly qualche anno fa e del vaso da me acquistato. In Francia alcuni artigiani utilizzano ancora la particolare tecnica del Faux Bois e F.Brossard ne è un eccelso esempio.

arredi in Faux Bois a Chantilly
                                                              arredi in Faux Bois a Chantilly

origine del Faux Bois in giardino

Faux bois in francese significa falso legno e si riferisce all’imitazione artistica del legno con tecnica trompe-l’œil. I primi manufatti Faux bois realizzati in cemento armato, risalgono alla fine dell’800 e sono nati dall’idea di Joseph Monier, giardiniere francese riconosciuto come il primo ideatore del cemento armato che aveva creato opere in calcestruzzo utilizzando un’armatura di ferro.

Manufatto in Faux Bois originale Joseph Monier
                                                                         Manufatto in Faux Bois originale Joseph Monier

Il 16 luglio 1867 gli fu rilasciato i brevetto riguardante la costruzione di vasi e recipienti in cemento con armatura di ferro, presentati all’Esposizione Universale di Parigi dello stesso anno.

Nel 1875, l’architetto Alfred Dauvergne per i lavori di modernizzazione dell’antico Castello di Chazelet, commissionò a Joseph Monier un ponte con la tecnica appena brevettata, con una campata di 13,80 m e una larghezza di 4,25 m fu il primo ponte al mondo costruito in cemento armato.

Esempi Faux Bois S. Chiarugi
                                                                                      Esempi Faux Bois S. Chiarugi

Negli anni ’40 del novecento si assiste ad un ritorno di questa particolare produzione, il faux bois in seguito scomparirà con l’estinguersi degli artigiani esperti nella sua realizzazione che in Francia erano chiamati “rocailleurs”

Quel pochi oggetti che rimangono a testimonianza dello stile (per lo più vasi, fioriere e altri complementi d’arredo giardino) sono ora molto apprezzati dai collezionisti.

particolare della balaustra a Villa della Pergola
                                      particolare della balaustra a Villa della Pergola

Se vuoi vedere un bell’esempio di manufatto in Faux bois, consiglio la visita ai Giardini di Villa della Pergola. occasione fantastica per ammirare un magnifico giardino a picco sul mare salvato dal degrado dai suoi attuali proprietari, la famiglia Ricci, che nel 2006 ha affidato incarico di restauro all’architetto Paolo Pejrone. Il giardino conserva una collezione unica della tipica vegetazione mediterranea insieme a piante rare della flora esotica tra cui si snodano sentieri lastricati di mattoni, le tipiche crêuze, che nei punti più impervi sono protette da un parapetto in faux bois così come era stato pensato all’epoca della realizzazione. nella seconda metà degli anni settanta dell’Ottocento.

Vaso in Faux Bois anni '40
                                                     Vaso in Faux Bois anni ’40

Il tempo e l’incuria hanno lasciato poca traccia dell’antico manufatto in Faux Bois che grazie alla tenacia di Silvia Ricci è stato restaurato da un abile artigiano scovato a fatica, in grado di salvare ciò che rimaneva. Silvia, grande giardiniera appassionata e donna molto pratica, ha aiutato personalmente l’artigiano a  riportare il parapetto all’antico splendore.

Come si realizza il Faux Bois

Per realizzare un manufatto in Faux Bois (ferrocemento) si utilizza una combinazione di calcestruzzo, malta e stucco applicato ad una struttura d’acciaio o armatura di ferro creata con barre, catene o rete da pollaio modellata per simulare oggetti comuni realizzati in origine in legno.

Progetto ferrocemento Joseph Monier 
Progetto ferrocemento Joseph Monier 

Progetto ferrocemento Joseph Monier (credit)

La finitura con le tipiche venature del legname viene effettuata quando la miscela è bagnata e si presenta leggermente rigida, si utilizzano i rebbi di una forchetta raschiandone la superficie. La tecniche varia secondo l’estro dell’artigiano.

 

Lo stile Foux Bois fu esportato  in Messico e in Texas, dove prese il nome “el trabajo rústico” caratterizzato da un aspetto più realistico sia nella composizione che nella colorazione. Un artista molto apprezzato fu Dionicio Rodriguez, un messicano che si è trasferito in Texas nei primi anni 1920 che ha lasciato diverse testimonianze elencate nel Registro nazionale dei luoghi storici.

 

Credit:

Monier Joseph Photo Gallery

Monier Biographie

 

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Buon Gardening

6 Comments

  1. Merci pour cet article au combien intéressant et bien documenter .
    C’est toujours un plaisir de vous suivre et sur le blog et sur instagram .
    Vous êtes généreuse en conseils et des idées à foison sans complication .
    Emmanuelle

  2. Merci pour ce très bon article, extrêmement juste et bien documenté ! Il existe encore une poignée de rocailleurs en France. Certains sont spécialisés dans la restauration d’ouvrages anciens et d’autres dans la création de mobilier en faux-bois. Merci surtout aux rocailleurs italiens d’autrefois qui sont venus travailler en France d’avoir transmis leur savoir faire aux maçons français.

    1. @Rocailleur F.Brossard
      merci à vous pour votre précieux commentaire et témoignage, j’aimerais vraiment essayer de faire quelque chose avec cette technique. Comme je l’écrivais à Chantilly, j’ai acheté un vase et je le garde jalousement.
      J’ai vu votre travail et je pense que vous êtes cet artisan que j’ai rencontré à Chantilly, est-ce possible ?

      1. L’artisan que vous avez rencontré à Chantilly a maintenant pris sa retraite. Je représente, avec ma modeste expérience, la nouvelle génération de rocailleurs avec personnelement une spécialisation dans le mobilier et les ornements de jardin en ciment façon bois.

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