Fragole di montagna della Val Martello
L’orto in alta quota riserva belle sorprese, rispetto alle coltivazioni in pianura, gli ortaggi e la frutta.maturano tardivamente ed è così che si possono gustare fragole di montagna fresche raccolte in pieno campo e non di serra, anche a giugno e fino a tutto agosto.
Il clima secco e mite della montagna permette alle fragole di maturare molto lentamente riscaldate da raggi di sole più gentili e la produzione si distingue per profumo e gusto molto intenso. La coltivazione avviene prevalentemente in terreni a terrazze che sfruttano le pareti della montagna, a quote che variano tra i 900 e i 1.800 metri e permette anche di gestire più coltivazioni per un raccolto scaglionato e protratto quindi durante la stagione estiva.
Come coltivare le fragole in montagna
Se volete cimentarvi nella coltivazione delle fragole nell’orto famigliare di montagna, dovrete scegliere un luogo lontano da correnti d’aria fredda come le gole e altrettanto distante da zone boschive che possono ospitare fastidiosi parassiti. L’appezzamento dovrà essere ben nutrito e presentare un terreno leggero e ricco di humus non sottoposto precedentemente alla coltivazione di fragole, pomodori, melanzane o di patate. (Per migliorare la qualità del tuo terreno ti consiglio di leggere il mio post in cui ti racconto quali sono le differenze tra concimi ammendanti e tanto altro).
Dopo aver vangato il terreno ad una profondità di circa 30 centimetri, pulitelo dalle erbe infestanti e concimate con letame maturo di cavallo o pellettato organico. Preparate le prode di coltivazione che dovranno essere alte al colmo circa 30 cm ed effettuate la pacciamatura con un film plastico di polietilene per evitare che i frutti tocchino terra e marciscano e per limitare l’insorgenza delle malerbe. Mettete a dimora le piantine ad una distanza variabile di 30-40 cm fra le due file e 20-40 cm sulla fila.
Per un approccio ancora più naturale usate tessuti naturali biodegradabili oppure la paglia in alternativa della pacciamatura di film plastico, apprezzerà la natura e ne beneficerà anche l’estetica.
Annaffiate con regolarità e aumentate la dose idrica nei periodi più siccitosi, in montagna prediligete le ore mattutine per innaffiare cosi da limitare i danni provocati dall’umidità e fate attenzione a versare l’acqua alla base della pianta evitando le foglie o i frutti che potrebbero marcire. Per questa coltivazione è molto indicato l’impianto di irrigazione automatico goccia a goccia.
A fine coltivazione rispettate il riposo dell’appezzamento e coltivate legumi, cavoli e cavolfiori che restituiscono fertilità e azoto alla terra.
Le migliori varietà di fragole di montagna
Potete scegliere tra varietà di fragole a ciclo annuale e biennale (come ‘Elsanta’, ‘Sonata’) o la tardiva ‘Symphony’, quelle annuali si coltivano a quote più alte e prevedono una sola raccolta mentre a fondo valle possono essere coltivate quelle biennali con due raccolti, in giugno e agosto.
L’Italia vanta il primato di produzione di fragole più alta d’Europa. In Alto Adige, la coltivazione delle fragole è il fiore all’occhiello della Val Martello, iniziata negli anni ‘60, ha trasformato il territorio in una zona di produzione importante celebrata ogni anno con una festa dedicata al prezioso frutto rosso e gli appassionati grandi e piccini possono visitare il Sentiero delle Fragole un percorso didattico con sette stazioni che descrivono i metodi di produzione e altre curiosità.