Sono sempre stata attratta dalle clematidi
ma la loro coltivazione mi pareva troppo complicata perchè accompagnata da alcuni misteri e spiacevoli sorprese; dal momento della loro piantumazione che richiede piede all’ombra e testa al sole alla temibile malattia chiamata WILT che porta la pianta al seccume e nel giro di poche ore al suo deperimento e non ultima alla potatura che per ogni varietà deve essere eseguita differentemente.
Dubbi e paure sono svaniti nel momento che ho conosciuto Massimo Mazzoni, un giovane vivaista talmente appassionato delle sue clematidi da dissipare ogni esitazione sulla loro coltivazione. Quindi sono tornata a casa con una pianta di Clematis ‘Huldine’ e arricchita da una nuova bella conoscenza. Ho seguito la nascita del blog di Massimo e spero prima o poi di vederlo partecipe ad una delle mostre vivaistiche che organizzo.
Sono felice di ospitare su ABOUTGARDEN alcuni preziosi consigli di coltivazione. La cura e manutenzione delle clematis in autunno è il primo.
Piccole accortezze per le nostre clematidi
Il prossimo autunno, come gli autunni precedenti tingerà le nostre clematidi di colori dorati e brunastri. Segno inconfutabile che il periodo del riposo invernale si sta avvicinando. Lo sfarzo dei fiori che ci hanno regalato gioia e soddisfazione durante la trascorsa primavera ed estate, lascia il posto ad un apparire spento ma necessario. Il loro essere perenni comunque regalerà sempre qualcosa anche in inverno per chi le ama.
Le foglie si seccheranno e il vento aiuterà a disperderle lasciando così i rami spogli, che si mostreranno in tutta la loro eleganza assopita. I piccioli fogliari arricciati ai vari supporti, porteranno alla mente la loro tenacia ad aggrapparsi, insita nella maggior parte degli esemplari di questo genere. Il freddo le avvolgerà e questo sarà fonte necessaria per farsi ancora più belle la successiva primavera.
Non occorre fare molto. Alcune piccole accortezze però saranno d’aiuto alle clematidi per prepararsi alla stagione fredda. Tenere pulita la superficie di terreno alla base della pianta, permetterà di preservare un ambiente più salutare. Erbacce, foglie secche o altro materiale organico in decomposizione può divenire rifugio di parassiti ed insetti dannosi.Controllare che i fusti siano ben saldi ad un tutore. Questo perchè i venti potrebbero spezzare i rami e permettere l’ingresso di infezioni. Una leggera potatura laddove la crescita durante la bella stagione, non sia riuscita ad aggrapparsi ad alcun sostegno può essere d’aiuto, ma se non vogliamo tagliare, basterà fissare tutti quei fusti oscillanti ad un tutore, in modo che il vento non li spezzi. Si interverrà con le vere potature a fine inverno.
Se coltivate in vaso, laddove gli inverni siano rigidi e le temperature scendano molto sotto lo zero, si potrà riporre il vaso a ridosso di un muro e coprirlo ad esempio con del tessuto non tessuto, in modo che le radici non gelino.
J’ai planté la clématite ‘Huldine’ dans ma petite cour : c’est un ravissement !
Merci Simonetta pour ces ravissantes photos.
Laure
@Laure
chère amie de blog, merci à toi pour ta visite!
Ciao Simonetta, stavo pensando proprio in questi giorni, che dovrei piantare prima o poi una clematide su un vaso da mettere sul mio balcone, ma secondo te ha una buona riuscita in vaso?
Ciao cara
dipende dal tipo di clematide e dalla sua collocazione, alcune possono essere anche coltivate con successo in vaso.
Splendide le clematidi,
due volte ho provato a coltivarle e purtroppo vi ho rinunciato…
Grazie perla segnalazione davvero interessante!
L’ha ribloggato su Le Clematis di Massimoe ha commentato:
Adoro tutte le belle cose che sa fare Simonetta
@massimo
Senza di te questo post non esisterebbe, grazie per gli scritti che ci regali, ricchi di consigli e pieni di passione!
Grazie a te Simonetta. E’ un piacere poterli condividere 😉