È trascorso quasi un anno dalla mia visita al Giardino Botanico Alpino Saussurrea di Courmayeur (AO), solo adesso riesco a trovare il tempo per raccontarti di questo luogo magico situato alle pendici del Monte Bianco.
Perchè visitare il Giardino Botanico Alpino Saussurrea
La sua stessa ubicazione potrebbe bastare per incuriosire ogni appassionato di piante e fiori, ulteriore gioia la regala un giardino che ospita circa 900 specie vegetali, estese su un’area di 7.000 mq.
È suddiviso in zone composte da 12 roccere, come la prima dedicata alla flora alpina della Valle D’Aosta e successive al resto d’Italia e del mondo. Un’ampia zona è stata lasciata a pascolo alpino originario e in alcuni tratti sono stati riprodotti gli ambienti tipici delle zone montane, con molte specie spontanee raggruppati in 7 ambienti che invitano il visitatore ad ammirare la successione delle fioriture che si protraggono da giugno a fine settembre.
Inaugurato nel 1987 vicino alla stazione intermedia di Skyway Monte Bianco, è situato a 2.173 metri d’altitudine ed è il più alto d’Europa, prende il nome dal fiore Saussurea alpina, che cresce nei pascoli pietrosi e nelle zone ventose, così chiamata in onore di Horace-Bénédict De Saussure scienziato ginevrino vissuto nella seconda metà del ‘700, naturalista e alpinista, fu il promotore della prima salita al Monte Bianco nel 1786.
La Scuola Holden, accompagna il visitatore nel percorso tra i 7 differenti ambienti con l’avvincente storia di Montblanc, uno dei due primi alpinisti saliti in vetta e appassionato cercatore di cristalli, da non perdere la mostra dei cristalli del Monte Bianco a Punta Helbronner, raccolti dai “cristalliers”, i cercatori di cristalli, grandi appassionati di questi minerali, che nel corso degli anni hanno scalato e percorso con audacia i sentieri delle nostre montagne, per permettere a tutti di ammirare questi pezzi unici e irripetibili.
Curiosità botaniche del Giardino Botanico Alpino Saussurrea
Anche se il nome del giardino è dedicato alla Saussurea alpina, la specie non è presente tuttavia nel territorio in quanto è tipica delle zone calcaree, si trova invece in Val Veny dove è presente l’unico affioramento calcareo del massiccio del Bianco le Pyramides Calcaires.
Dryas octopetala, il camedrio alpino, è una piccola pianta perenne dell’ambiente montano, la più antica presente nel giardino botanico, appartiene alla famiglia delle rosacee e l’epiteto specifico deriva dalla forma a 8 petali del bel fiore bianco, è un relitto glaciale del terziario, è arrivata fino a noi attraverso la conservazione nel ghiaccio.
Leontopodium himalayanum, progenitrice della stella alpina, il genere ha origine sull’Himalaya e durante le glaciazioni i semi sono rimasti inglobati nel ghiaccio, dalla fusione dei ghiacciai le prime terre emerse sono state quelle a maggiore altitudine e sono state colonizzate dai semi e dalla flora che in base alle diversità geografiche e le condizioni pedoclimatiche si sono modificate hanno poi dato origine a specie differenti.
Caulina aucalis, i cui fiori compaiono da luglio a settembre è sensibilissima alle variazioni climatiche, tanto da essere nota come segnatempo. Il cespo della pianta viene spesso raccolto dagli escursionisti come una specie di igrometro, perché le squame involucrali esterne sono aperte con tempo secco, mentre si ripiegano con tempo umido.
Ho molto apprezzato la deliziosa casetta in legno dei giardinieri e volontari, utilizzata per conservare i semi e come sede di eventi, da copiare l’idea delle tavole botaniche per tappezzare le falde interne del tetto e le pareti dipinte di quel verde/azzurro che mi piace tanto.
Queste sono le note tecniche alle quali aggiungo quelle di cuore; la visita mi ha sorpresa e stupita perché abbinata alla salita sulla SkyWay. Pensavo fosse una semplice funivia invece lassù in quota si apre un mondo, la montagna è a portata di mano e ci si ritrova immersi in tutta la sua forza e purezza (ti consiglio anche la sosta gourmand a Punta Helbronner/The Sky, al Kartell Bistrot Panorami) e il giardino è un pezzetto di paradiso che farà felici tutti gli appassionati, custodito con amore e dedizione da persone straordinarie come la sua curatrice Isabella Vanacore Falco che ringrazio sentitamente per avermi fatto vivere un’esperienza che porterò per sempre nel cuore.
Se decidi di andare al Giardino Botanico Alpino Saussurea affrettati perché è aperto fino a settembre.
Loc. Pavillon du Mont Fréty
11013 Courmayeur (AO) Italy
Email: info@saussurea.it
Se ti piacciono i giardini alpini, ti invito a leggere il mio articolo sul Giardino Botanico La Chanousia