Lo riconosci?
E’ un frutto non commestibile che raccolgo ogni anno in questo periodo. Utilizzo la Maclura pomifera per decorazioni da sistemare in casa, il nome è in ricordo del geologo William Maclure amico del botanico britannico Thomas Nuttall che per primo annoto la sua presenza.
Maclura pomifera per decorazioni
Negli anni ho individuato due o tre luoghi che ospitano alcuni esemplari di questa specie vegetale appartenente alla famiglia delle moraceae. Maclura pomiferà è originaria degli Stati Uniti centro–occidentali, largamente diffusa sul territorio grazie a un progetto avviato nel 1934 durante l’amministrazione Roosevelt atto a prevenire l’erosione del suolo delle Grandi Pianure, fu introdotta in Europa alla fine del XIX secolo come alimentazione del baco da seta (con scarso successo), per sostituire il gelso bianco decimato da una particolare infezione radicale e per questo chiamato anche gelso del Texas,
Non solo bello, ma anche profumato con un lieve sentore di agrume, il frutto di Maclura pomifera, per questa sua peculiarità è anche chiamato “Osage orange”, arancio degli Osage dal nome della tribù indiana che risiedeva nella zona di crescita di questa pianta e ne utilizzava il legno per la costruzione di archi.
Quando e come procurarsi Maclura pomifera per decorazioni
Gli esemplari da cui raccolgo i frutti sono ormai grandi alberi, nella zona di provenienza la specie è storicamente utilizzata per formare siepi da recinzione in quanto possiede rami con robuste spine che aiutano a trattenere il bestiame. Suggerisco di annotare sempre mentalmente le piante più interessanti presenti nella propio zona, cosi che nel momento giusto della raccolta possiamo rifornirci di materiale utile per le composizioni, occorre ovviamente chiedere il permesso se sono in zone private.
Il frutto matura in autunno, a maturazione cade a terra e dall’impatto fuoriesce un lattice appiccicoso, consiglio di raccogliere se possibile i frutti direttamente dai rami per assicurare una durata più lunga oppure quelli caduti a terra più sani.
Come utilizzare Maclura pomifera per decorazioni
La naturale forma a sfera e la particolare texture rende la Maclura pomifera interessante anche come singolo elemento posato direttamente su un piccolo vaso o adagiato su un vassoio insieme ad altro materiale vegetale scelto in accordo con i colori o semplicemente abbinato a candele.
Ti suggerisco anche di inserire più frutti in una vaso di vetro come nella mia composizione cheto realizzato per un piccolo video che ti invito a guardare per vedere i passaggi, ho abbinato zucchette bianche decorative di stagione, qualche ramo fresco di gelsomino che puoi sostituire con materiale essiccato e un tocco in più è dato dal filo di lucine al led, mi raccomando quando le acquisti scegli le tonalità di luce calda.
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piccola curiosità..
la corteccia della radice produce una tintura naturale con tonalità kaki, dal marrone al verde oliva, ampiamente utilizzata durante la prima guerra mondiale per colorare le uniformi militari.
brevi note colturali:
famiglia delle Moraceae
albero di media grandezza a foglie caduche che può raggiungere i 10m di altezza; la chioma è molto ramificata, disordinata e presenta rami sono rigidi con spine all’ascella fogliare. Le foglie sono alterne, semplici, di colore verde scuro, lucide sulla pagina superiore.
In estate produce grandi infruttescenze rotonde, simili ad un’arancia, di colore verde, coriacee, rugose e delicatamente profumate di agrume, pronte a maturazione a fine ottobre. Le foglie, prima di cadere, assumono una colorazione giallo-oro.
Di facile adattabilità, non necessita di un terreno particolarmente fertile e anche se ama le posizioni assolate ben si sviluppa anche in altre situazioni.
Non teme il freddo e può sopportare anche temperature vicine ai -20°C.
La pianta si riproduce da seme seguendo anche un particolare procedimento suggerito qui.
Buon Gardening
Mai visto…Interessante sapere che può sostituire i gelsi per i bachi da seta. Buona giornata Mariassunta
Non lo conoscevo, mi fai scoprire sempre qualcosa di nuovo. Buon venerdì Simonetta! Vivi
Passando per un luogo impervio alle porte di Rovigo ho raccolto un paio di questi frutti simili a h grosse arance , dai verde chiaro tendenze al giallo.Mai visto qualcosa di simile,oppure avevo visto ancora quelle piante ma non ancora i frutti.Per essere i rami forniti di spine sono alberi usati un tempo a delimitare le proprietà terriere e per costituire siepi contro lo sconfinemto del bestiame.
@Natale
io li trovo molto decorativi e mi piace il loro lieve sentore di agrume!
Sconosciutissimo….ha una bella tonalita` di verde!
francesca
Mai visto, che spettacolo è bellissimo, mi piace tanto il colore
Buon fine settimana
Emi
Merci Simonetta pour ces belles photos qui me rappellent de bons souvenirs: quand j’habitais à Paris, j’allais à l’automne ramasser les fruits du Macula Pomifera (en français Oranger des Osages) au Champ de Mars près de la Tour Eiffel. Cela fait de très belles décorations naturelles, à mettre dans de jolies coupes pour égayer la maison. Laure
@LAure
J’étais sûr que tu saches…
Grazie Simonetta!!! Non sai quanto mi fossi scervellata a cercare di ricordare il nome di questo frutto! C’è un albero proprio vicino al parco di Riccardo e i bimbi (ovviamente) ne sono incuriositissimi!
Io lo trovo molto bello ed interessante, e il suo lieve sentore di agrume molto piacevole.
Sono passata in un vivaio… Ti chiamo presto!!
Un abbraccio
Silvia
Sììì,sai che l’avevo visto in un sito americano e mi avevano colpito parecchio!!! Però pensavo che qui non si trovassero!!! sono frutti particolari…
chissà che darei…..sgrunt!
un fiore Lieta
Bellissimo questo frutto, mi piace molto il suo colore giallo-verde, mi ricorda un po’ la cedrata!Carolina
Ma è Bellissimo!!! Non lo conoscevo…
Senti un po’, Simonetta…sicura di abitare a pochi chilometri da me?!
Ma come mai io non ho mai visto queste piante da nessuna parte? Devo assolutamente venire a trovarti, porto anche un quadernetto a quadretti per prendere appunti 🙂
Ma è bellissimo questo frutto!
Baci baci!
@Miss
chissà a Genova dove possono essere, magari all’orto botanico o a Castelletto!
Non mettermi pulci nell’orecchio, che mi metto a vagare per la città in cerca di piante strane e poi come faccio a trovarle? Chiedo in giro? Scusi ha mica visto delle palle verdi da qualche parte 🙂 ?
sei o non sei Miss Fletcher?
Hahaha…è vero!!!
ho fatto due giorni fa delle foto di un Maclura pomifera ai Giardini a Venezia. I frutti mi hanno sempre affascinato! Sono bellissimi. Ciao, Arthur
@Arthur
però così non vale… la Maclura dei giardini di Venezia so già che sarà più bella!
abbi pazienza … fra poco trovi le foto sul blog … da mi solo un po’ di tempo!
Non l’avevo mai vista nè sentita nominare. chissà come risalteranno nelle composizioni, con quella bella tonalità di verde.
Salutoni
Adriana
Ma….è bellissimo!!!!!!!
Nonna Giuly
Non ne avevo mai sentito parlare…è bellissima e molto decorativa!!!
Greetings Simonetta ~ Indeed we have this osage orange fruit in the Washington, DC region. They have such wonderful texture…..I look forward to them each year.
Loi
Tone on Tone
i miei nonni chiamavano il loro vicino “il vecchio ingegnere” anche se erano più o meno coetanei e nel suo prato, addossato al confine, cresceva uno di questi alberi, grandissimo e proteso verso il nostro giardino, io ed i miei cugini ci giocavamo con quei frutti anche se la nonna non voleva, dicevano che erano “pomi” velenosissimi e pericolosi fuor di maniera, povera maclura.
ciao Marina
@Marina
mi piace il tuo racconto…
Mi piacciono tanto e li vedo spesso nelle composizioni floreali un pò retrò. Il profumo è buono e peccato che non si possono mangiare 😉
Ciao Isabel
L’ho scoperta lo scorso settembre per caso in Sardegna, a pochi passi da dove stanno ancora scavando per disotterrare i Giganti del Monte Prama. Questa primavera proverà a seminarla… 🙂
@angelo
allora Buon Gardening!!!
🙂