Ho invitato a raccontarci
dei maestri di carta che hanno contribuito a formare la sua esperienza, Maury Dattilo.
Non ha bisogno di grandi presentazioni Dattilo, la passione per i giardini lo ha portato a viaggiare nel mondo e a conoscere grandi esperti di botanica e paesaggismo. Da questi incontri è nato “Storie di Desiderio”, “Paradiso in Terra” e “Folli Giardinieri” su Radio3 Rai, il primo fortunatissimo programma radiofonico interamente dedicato a giardini che ho seguito con grande interesse fin dalla prima puntata. Ho salvato tutti i podcast trasmessi su Radio tre e sono spesso la ” colonna sonora” che accompagna i miei viaggi in macchina o la sera. Le storie di dedizione al verde raccontate nelle interviste sono state poi raccolte nel libro pubblicato dall’editore Pendragon nel 2011 Folli giardinieri. Storie d’amore e di verde.
MAURY DATTILO
“Chiudete gli occhi. Immaginate una gioia. Molto probabilmente pensereste a un viaggio, all’inizio di un’avventura. Se si vivesse solo d’inizi, di eccitazioni da prima volta, quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora, pensereste all’odore di un libro nuovo, a quello di una foto tanto attesa, a quello di vernice fresca, a un regalo da scartare, al giorno prima della festa, all’arrivo della primavera. Leggere è tutto questo ma soprattutto qualcosa di più. È un desiderio, e come tutti i desideri che si alimentano della mancanza, con ammirevole determinazione e poetica attitudine il libro non ancora letto racconta quello che non si vede, quello che si cela dietro l’amore per un giardino ad esempio, per il filo d’erba apparentemente più insulso, per una natura dal comune.
Tre libri sono pochi da menzionare ma abbastanza per ricordare con estrema saggezza l’estro, la necessità, l’urgenza, la speranza e soprattutto la sfrenata passione che sottende un autore e che sempre colpisce un narciso-semantico come me.”
CACCIATORI DI PIANTE di M. Gribbin e J. Gribbin
Storie ad alta combustione di languorosi giardinieri attraversati dal fantastico demone della passione.
E IL GIARDINO CREO’ L’UOMO di J. de PRECY:
un romanzo per non dimenticare che i luoghi hanno memoria e forgiano la vita dell’uomo continuamente.
LA POESIA DELLA NATURA di R. Tagore:
poesie indiane emozionanti sulla indistruttibile potere della natura e sulla sue capacità maieutica.
Fanno parte della formazione di Dattilo anche gli insegnamenti della grande rodologa Maresa Del Bufalo, di cui parla nel primo capitolo del suo libro, della giardiniera Daniela Fè D’Ostiani che possiede e coltiva un giardino sul lago Trasimeno e di Simona De Persio, giardiniera instancabile e straordinaria romana.
Quando passo da te, imparo sempre qualcosa di nuovo.
Da Dattilo all’illustratrice del settecento, passando per un’altra infinità di cose che ignoro. A presto.
Io se chiudo gli occhi e penso alla gioia, non ho dubbi, mi ritovo in un giardino fiorito, meglio ancora se seduta su di una poltrona di paglia sotto un albero al fresco…..Non conosco questi libri, grazie per il suggerimento
Susy
Malandrino, quel link ad Amazon… libro di Dattilo comprato! Grazie mille del suggerimento 🙂
🙂
Ciao, forse Dattilo avrebbe fatto meglio ad indicare prima di tutto il libro “L’anno del giardiniere” di Karel Čapek, visto che ne riporta due estratti nel proprio “Folli giardinieri”… non sto scherzando.
Ho ricevuto il libro ieri, e mi ci sono tuffata dopo cena… Dattilo scrive in modo coinvolgente, l’introduzione è magnifica… ma proprio nella prima storia, quella di Maresa Del Bufalo, parafrasa pesantemente due passaggi dell’autore boemo senza virgolette o crediti a pié di pagina: sul serio. A pagina 21 e 22. Per una coincidenza sono proprio gli stessi che avevo segnalato anch’io nei miei post “a proposito di giardinieri #2 e #3.
Cosa pensare? Dattilo stesso premette che la sua memoria “tanto a lungo utilizzata, è adesso bizzosa”. E sia. Ma che nemmeno un editor o l’amico che legge le bozze glielo abbia segnalato…
Sono proprio delusa… comprensibile, no? Soprattutto perché il suo entusiasmo è palpabile, e le sue descrizioni proiettano davvero nei giardini che descrive. Spero rimedierà in occasione delle prossime ristampe.
Comunque grazie per la segnalazione: non lo conoscevo e, anche se con un po’ di diffidenza, continuerò a leggerlo con piacere.
@Erica
adoro il libro di Čapek che anche se piccolo, ricco di spunti, ironia e molto coinvolgente. Purtroppo l’avevo letto molto tempo prima di affrontare il libro di Dattilo e mi è del tutto sfuggito questo particolare. Spererei che lo stesso autore possa fornire qualche spiegazione in merito…
grazie
Le tue indicazioni mi suscitano sempre una grande curiosità, grazie.
Gianly mi ha trasmesso il grande entusiasmo dei suoi due giorni a Celle.
Il tuo libretto ” Sette Buone Erbe Cellasche ” è molto bello ed utilissimo per le sue originali ricettine.
I miei grandissimi complimenti ed un abbraccione a tutta la famiglia
Nonna Giuly
@Nonna Giuly
Grazie