La potatura della vite
si effettua prevalentemente in inverno, quando la pianta ha perso completamente le foglie, è a riposo e la sua capacità cicatrizzante è più elevata rispetto al periodo vicino al germogliamento. Il momento ideale è gennaio o febbraio ma in alcuni luoghi si pota anche a novembre, dipende inoltre dal luogo e dal clima.
Anche le diverse forme di allevamento e la vigoria della vite condizionano la periodicità della potatura.
In generale più la pianta è grande e forte, meno andrà tagliata. Viceversa, più è debole e giovane, più si poterà.
Ho approfittato della pulizia di una vite situata in un piccolo orto di un’amica per recuperare le ramaglie di scarto e intrecciarle in una piccola boule decorativa.(grazie Silvia)
Partendo dall’intreccio di quattro cerchi, aiutata da un po’ di fil di ferro, li ho fissati a formare la struttura della sfera. Altri rami più sottili e flessibili attorcigliati alla base hanno completato il lavoro.
mi piace ricordare le parole tramandate dalla saggezza contadina a proposito del taglio della vite:
“tagliami quando non piango legami quando non vedo”.
per nozioni approfondite sulla potatura vi segnalo questi video.
Che belle queste ghirlande di rami di vite! Ma sai fare proprio tutto! Buona giornata, Vivi
Mi piace!
…ogni tuo post!
Bellissimo il detto popolare sulla potatura. Me lo sogno perchè adoro gli aforisma con parole così azzeccate e significati densi di saggezza.
Le rami che hai rappresentato nelle foto sono altrettanto significative. Per una volta Novembre non mi pare triste.
Un caro saluto Simonetta.
Vaty
Incantevoli queste boules…tanto quanto la saggezza contadina…..
Che meraviglia! F.
La saggezza contadina, che splendido detto!
E questa boule è una meraviglia, solo tu puoi riuscire a creare un oggetto ornamentale così di buon gusto con dei rami di scarto, un risultato davvero di pregio.
Baci!
Che bel proverbio…e che bella sfera!!! Grande Simonetta!
un fiore Lieta
con il tempo nuove tecniche di potatura delle viti hanno soppiantato le vecchie tecniche contadine….da poco ho riscoperto che invece c’è un’inversione di tendenza e che ‘prima’ era meglio di ‘ora’…. tutto parte dall’osservazione che i nostri avi non si facevano mancare….abbiamo sempre da imparare….e tu insegni bene e con amore. e conscenza…smacK… a presto…laura
Cara maestra, ti avevo detto per caso che ho intenzione di piantare qualche vite nel giardino sul retro? (e non ci sarà lagna di marito che tenga…) =)
Adoro la pianta, ancor più del frutto!
Silvia
@Silvia
tieni duro!!!
Io rimango incantata dalla bellezza della natura, amo la vite, per me rappresenta il legame con il passato e con i miei nonni viticoltori.
Sai trasformare in bellezza qualsiasi elemento.
Un caro saluto
Marina
Non sapevo che si potesse potare anche a novembre!!! E anzi, conoscevo la leggenda che la vite piange quando la tagli per la morte di Gesù… ovvero la potatura di solito avviene nel periodo di Pasqua… invece ora questo detto è proprio il contrario. Non piango lo capisco, non vedo? perché le giornate sono corte e buie?
Grazie mille per la spiegazione della boule, ci voglio provare!
Saluti cari
Cinzia
@Cinzia
non vedo inteso per gli occhi ovvero le gemme!
Ricordi di mio nonno….
Ciao farncesca
La mia vite d’uva americana è ancora piena di foglie, la poto lo stesso?
Grazie e un abbraccio
Nonna Giuly
@Nonna Giuly
aspetta che perda le foglie, quest’anno è ancora caldo e le piante ne risentono, stanno ancora lavorando!
La taglio più o meno a febbraio… ma forse è già un po’ tardi perché poi per qualche giorno piange… bellissimo il detto contadino che d’ora in poi terrò presente…
Magnifica! Un bacio
non si butta via niente!
baci grandi grandi
Simonetta, these are wonderful! I always wondered how this was done. Thank you so much for sharing here.
Tante Belle Cose…
xo.
Hi again, Simonetta. Yes, I am glad to be back blogging.
This is a beautiful project! I can imagine many uses for it. And, it is timely as we are just today going out to prune the shrubs. I will keep some colorful branches aside for this.
Grazie!!
G
I’m happy for you dear Georgianna!
baci
s
quanto adoro quando crei con la natura!
a prestissimo ormai!
baci
Bellissimo utilizzo della potatura, mi ricordo ancora quando il nonno potava le viti, una vita fa…….
saggio il detto contadino, bella la boule,ottima la tua creatività e…..fantastico il nettare che ci viene regalato dalla vite..ciao
@Piero
sei in vena poetica… un caro saluto!
cara Simonetta, ho una vecchia vite di uva fragola nera in giardino, eredità del precedente proprietario, che devo dire mi delizia di profumo e chicchi dolcissimi….
Ne ho sempre fatto delle ghirlandine con i resti della potatura, per la serie non si butta via nulla, ma stavolta ne farò un nuovissimo uso.
Grazie della dritta e buon WE
Nadia
P.S. Immaginavo ti piacesse Grandville…. 🙂
@Nadia
un genio!!!
Bellissimo ho molta voglia di provarci, sarà difficile trovare il modo di non spezzare i rami per arrotolarli.
Ma splendido il detto! Pensa che qui le viti si potano ancora in primavera, è vero piangono ma il ramo secca meno! un abbraccio Simo!
anche questa creazione è veramente originale penso che ci proverò per evitare di fare il solito intreccio a corona . veramente bello il detto …
grazie alessandra
@Alessandra
grazie a te di essere passata 🙂