La tradizione dell’albero di Natale risale al XVI secolo
e fu importata dalla Germania. Nel tempo si è largamente diffusa, prevedeva che l’albero inizialmente scelto tra una varietà da frutto e poi sostituito con l’abete, venisse preparato il giorno della vigilia di Natale. La tendenza consumistica degli ultimi anni ha spinto ad anticipare i tempi e l’albero riccamente addobbato è presente nelle nostre case già dall’inizio di dicembre e fine novembre.
Tralasciando l’eterna diatriba meglio “artificiale o naturale”, la scelta per questo post ricade sul naturale e spero servirà come piccola guida verso l’acquisto del vostro albero di Natale.
Principalmente sono presenti sul nostro mercato natalizio due varietà: ABIES (abeti) e PICEA (pecci). Convenzionalmente vengono tutti raggruppati sotto il nome Abete. Si distinguono dai pini e dai larici per l’attacco degli aghi. Nei pecci (Picea) e negli abeti (Abies) gli aghi sono disposti attorno al ramo e sono singoli in pini e larici, sono disposti a gruppetti.
Quale albero di Natale scegliere
Tra il genere Abies, gli abeti:
1. Abete bianco (Abies alba miller. o Abies pectinata), detto anche abete comune è una pianta spontanea dei boschi del nostro territorio . Gli esemplari più giovani vengono utilizzati come alberi di Natale in quanto i suoi aghi sono aromatici e resistono a lungo sui rami della pianta.
2. Abies nordmanniana (Abete del Caucaso) pianta di grande qualità ha la pagina superiore degli aghi verde e quella inferiore argento. Ha una durata più lunga rispetto all’abete bianco e perde ancor meno gli aghi ma il suo prezzo è più elevato.
Abies procera, sin Abies nobilis comunemente chiamato Abete nobile, è l’albero di Natale più pregiato con aghi persistenti grigio azzurri, coltivatelo in terreno umido, fertile e ben drenato, da neutro a leggermente acido, appena possibile posizionatelo in pieno sole al riparo dai venti fredd
Tra il genere Picea, che si distingue per il portamento conico:
3. Picea abies meglio conosciuto come abete rosso; presenta chioma conica regolare. Aghi corti e pungenti. Resinoso. La sua veloce crescita, riesce ad abbattere il costo di produzione. E’ il più tradizionale e più economico “albero di Natale” ma tende a spogliarsi presto dei suoi aghi.
4. Picea kosteriana (Picea pungens koster) sin. abete blu o ancora abete del Colorado è una conifera che necessita di irrigazioni frequenti. Assume una colorazione blu, verde. È considerato l’abete più pregiato. Normalmente sono venduti per Natale anche i rami, adatti ad essere recisi e molto decorativi. Un esemplare alto 180 cm costa circa 200.00 €.
5. Picea pungens glauca, sin. abete azzurro o argentato. Pianta con fogliame molto persistente robusto e aghi acuminati, dal tipico colore verde azzurro più corti e spessi rispetto alla sua stretta parente Picea pungens koster.
6. Picea conica e un albero adatto per chi ha poco spazio. Molto decorativo e compatto a crescita molto lenta 5cm ca. all’anno
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Per il suo ridotto ingombro la mia scelta è caduta su Picea conica, ho scelto un alberello alto circa 80cm cresciuto in vaso, questo fa si che la sua percentuale di sopravvivenza oltre le festività sia alta. Il mio Picea conica l’ho acquistato per 23.00 € presso un vivaio della zona.
Ho avuto cura di collocarlo in un punto molto luminoso, lontano da fonti di calore. Il suo vaso è già abbastanza grande ma appena smessa la sua funzione natalizia lo travaserò usando terreno per acidofile e ponendo sul fondo del vaso uno strato drenante. Lo bagno stando attenta a non fare asciugare il suo pane di terra. In primavera una manciata di stallatico contribuirà a dare il giusto apporto nutritivo.
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